Parliamoci chiaro, la nostra categoria non gode di molta simpatia già prima di affidarci un lavoro, figuriamoci se poi iniziamo a sottolinearvi in rosso inesattezze, discorsi pipponi, dialoghi insopportabili, period(acc)i lunghi e dispersivi.

Quando in tutta onestà vi diciamo che sarebbe meglio togliere qui, cambiare qua, accorciare, snellire, approfondire, non lo facciamo con cattiveria, però abbiamo il dovere di essere onesti, ci pagate per esserlo, o no? Quindi ci sta che voi vi accorgiate che un buon sessanta per cento – a volte anche di più – del vostro bellissimo capolavoro richieda che ci rimettiate le mani sopra, a questo punto, secondo voi, cosa succede?

Principalmente le cose che mi è capitato di sentir dire su noi editor sono due:

1) Soffri di manie di persecuzione e che se fossi stato così bravo a scrivere saresti già diventato famoso, quindi te la rifai con gli altri.

2) Per le ragioni di cui sopra scovi problematiche inesistenti così da gonfiare il preventivo e tirar su un po’ di quattrini coi lavori degli altri.

Poi, volendo, possiamo entrare nelle elucubrazioni più fantasy:

3) Vola basso che di editor ce ne sono quanti ne vogliamo e meno cari di te. Tanto, per star lì a controllare un paio di accenti e tre spazi doppi in croce son buoni tutti (quello è il compito del cacciatore di refusi, neanche del correttore di bozze, ma se proprio c’è da farlo si fa).

4) Meglio una decina di beta reader fidati e gratis, che un editor che chiede soldi per sventrarti un intero romanzo (io ti dico ciò che non va, poi, se non sfondi come scrittore puoi sempre diventare l’editor del punto 1)

5) Su Amazon ci sono romanzi anche peggiori del mio che hanno una caterva di pentastelle, quindi di cosa mi preoccupo? (A questo punto non devi affatto preoccuparti, devi solo entrare nel format di Amazon e caricare il dannato file. I pentastellati sono ovunque, anche in politica, pensa un po’ te!)

Ripeto, e ripeterò fino alla noia, un editor non boccia e non promuove, ma soprattutto gli editor professionisti, quelli con diploma, master, partita IVA e quant’altro hanno un prezzario specifico che può oscillare, tra l’uno e l’altro, di pochi centesimi a cartella, al massimo. Poi ovviamente ci sono quelli improvvisati che lavorano a “TOT” e per una cifra approssimativa ti offrono di fare il lavoro. Anch’esso approssimativo.

Onestamente di cosa, alla fine, farete del vostro libro, quale scelta adotterete, non è cosa di cui possiamo occuparci ma se ci contattate per una valutazione noi ve la daremo. Proprio perché non siamo i vostri beta reader di fiducia, compagni di gruppi Facebook dedicati al mondo della scrittura e neanche parenti più o meno stretti, noi vi daremo un’opinione spassionata e distaccata, il resto spetta a voi. Ma come voi pretendete onestà e gentilezza da noi, siate anche voi gentili con noi.


1 commento

whoiscall · 4 Agosto 2023 alle 12:11

Thanks for sharing your thoughts!

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