Sono quelle fascette di carta che circondano i libri, spesso di colori sgargianti, come il giallo, il rosso, l’arancione.

Sono la gioia e il dolore del lettore che si avvicina a una vetrina di libri.

Bruttissime, non lo neghiamo, queste fascette nascondono per buona parte la copertina del libro – anche se ammetto che qualche volta è un bene, vista l’ancor più bruttezza di alcune cover – riportando notizie riguardanti gli stratosferici risultati del libro stesso, tipo “Bestseller da oltre 300.000 copie”, “Autore da sei milioni di copie”, “1.000.000 di copie vendute in Italia”, e così via.

Frasi, ovviamente, buttate lì a caso, tanto chi è che andrebbe mai a controllare, una per una, se il milione di copie è stato realmente venduto?

Spesso le Case Editrici, ma ancor più spesso l’autore stesso, farciscono queste fascette all’evidenziatore con paroloni cubitali, e qualche volta citando una frase detta da non si sa chi: “Il nuovo thriller che ha sconvolto New York!”.

Davvero?… Okay, ma restiamo calmi…

Ma nella cosa più pietosa ci imbattiamo durante le fiere. Qui, anno dopo anno, ritrovi gente che da almeno due lustri non riesce ad andare oltre i cinque o sei libri in selfpublishing su Amazon.

Non che ci sia niente di male a pubblicare con Amazon, non fraintendetemi, però, che mi si perdoni lo scetticismo, vedere ogni volta la stessa scritta “il più venduto su Amazon”, con poi l’autore che mi placca e rincara con un “Conosci Netflix? Ecco, di questo libro ne faranno una serie per Netflix!”, ohibò, lì mi sa tanto di manchette direttamente attaccata allo stand! Altro che fascetta all’evidenziatore che abbraccia un libro. Inoltre davvero c’è chi crede che un colosso come Netflix, vada a pescare su Amazon uno sconosciuto qualsiasi per fare del suo più venduto su Amazon una serie tv? Senza che il tizio sia stato prima notato da una Casa Editrice rimarchevole?

Come dite? L’autore in questione ha una miriade di recensioni positive?

La faccenda delle recensioni sarà uno dei prossimi argomenti, e se oggi sono stata cattiva, alla prossima mi sa che partirà una denuncia! Inoltre né Netflix, né le grandi Case Editrici vanno a naso, anzi, molto spesso vanno a braccetto.

Ma tornando alle manchette fosforescenti, dico: attenzione, leggetele da ultimo, anzi, non leggetele per niente. Tanto, il fatto che il libro abbia venduto mille copie o un milione, se vi ha attratto in qualche modo – che so, per via di una buona sinossi in quarta di copertina, o una bella rappresentazione grafica, magari lo avete sfogliato e ha un incipit interessante, scritto con un font confortevole, o altre cose che vi hanno convinti e lo avete acquistato – non ci sarà fascetta fosforescente che potrà essere più convincente del vostro istinto.


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