Sembra quasi la domanda “È nato prima l’uovo o la gallina?”, invece la cosa è molto meno cervellotica.

La prima cosa da fare sarà senz’altro una revisione da parte dello scrittore, quindi c’è da rileggere tutto il malloppone. In questo modo presenteremo un testo pulito da cose a caso, ripetizioni troppo vistose e altre cianfrusaglie che escono fuori quasi per magia mentre digitiamo. A questo punto chi dovrà farci l’editing avrà un manoscritto il più possibile ordinato, diviso in titoli, sottotitoli, corpo del testo e potrà dedicarsi senza distrazioni al lavoro che gli compete.

Tale lavoro prende in considerazione la struttura portante dell’intero racconto. Come un muratore che cura fondamenta, mura portanti, punti luce, vani di entrata e di uscita, punti deboli strutturali.

Quale questo sia, se un editing leggero, medio o pesante, potrà essere consigliato da un valutatore, oppure direttamente dall’editor che iniziando il lavoro potrà accorgersi di cose che richiedano un lavoro più prolisso. A quel punto un confronto con l’autore diventerà necessario.

Alla fine dell’editing, che spesso è un lavoro piuttosto lungo, si aggiunge la figura del Correttore di Bozze. Il CdB scoverà ogni magagna grammaticale che molto spesso sfugge all’editor in prima lettura, quindi sarà il rifinitore. Un compito molto importante e prolisso. Senza il CdB avremmo un testo con verbi sbagliati, rime baciate involontarie, dissonanze, ma anche rientri indesiderati, righe orfane a caso che il taglia e cuci dell’editor produce più spesso di quanto si creda.

Alla luce di ciò potremmo riagganciarci al discorso affrontato nel precedente articolo  in cui ci si chiedeva perché pagare un editor fisico, quando in rete ci sono dei programmi di editing gratuiti.

Perché l’editor fisico, quello umano, è un professionista che sa fare il suo lavoro e che può consigliare, venire incontro a bisogni e problematiche, dal quale indirettamente si potrà sempre imparare qualcosa. E l’accrescimento culturale e personale è una cosa che non andrebbe mai barattata con qualcosa che odora di bot automatico.